Erba sintetica per giardini: una scelta ecosostenibile?

L’erba sintetica è una soluzione sempre più diffusa. Il motivo di ciò risiede nei tanti vantaggi pratici che l’erba sintetica apporta ma anche al basso impatto ambientale. Un tema, quello “dell’impronta ecologica” sempre più sentito e che impone la ricerca di soluzioni a più livelli, che coinvolgano tutte le attività di carattere produttivo ed economico, posa dell’erba sintetica compresa.

Ne parliamo qui, fornendo una panoramica delle peculiarità dell’erba sintetica. Presenteremo i vantaggi per l’ambiente, per passare a quelli che riguardano i costi e le esigenze manutentive. Infine, offriremo qualche consiglio per chi cerca un servizio di posa di erba sintetica per giardini.

Erba sintetica, una soluzione sempre più apprezzata

L’erba sintetica è un’alternativa efficace all’erba naturale. Infatti, le applicazioni sono sostanzialmente le stesse. L’erba sintetica può essere impiegata per i giardini, in quanto garantiscono una resa estetica che va dal buono all’eccellente, riducendo al contempo l’impegno in termini di gestione.

L’erba sintetica può essere impiegata per i giardini classici, quelli che decorano l’outdoor, gli spazi interni che circondano un edificio. Analogamente, può essere impiegata per realizzare degli eleganti e avveniristici giardini sul terrazzo, che proprio in quanto sintetici non gravano sulle strutture e quindi brillano per sicurezza.

Ma le applicazioni non finiscono qui. L’erba sintetica è perfetta per gli impianti sportivi, per gli spazi esterni attrezzati (destinati all’organizzazione di eventi o comunque al calpestio) etc.

Ovviamente, c’è erba sintetica ed erba sintetica. A cambiare è soprattutto il materiale. Le soluzioni più frequentemente adottate sono tre.

  • Polipropilene. Materiale particolarmente economico, garantisce comunque un effetto realistico e una calpestabilità più che accettabile. L’unico difetto è una certa suscettibilità ai raggi ultravioletti, che può determinare una tendenza allo scolorimento.
  • Polietilene. Materiale mediamente costoso, spicca per l’effetto realistico, per la calpestabilità eccellente, per la resistenza ai raggi ultravioletti.
  • Nylon (o poliammide). E’ il materiale più efficace in assoluto. Estremamente realistico, si fa calpestare senza cedere all’usura e reagisce in maniera ottimale agli ultravioletti.

Quali dei tre materiali utilizzare? La scelta è una questione di budget. Anche perché tutti e tre i materiali, pur nella loro diversità, si rivelano efficaci.

L’impatto ambientale dell’erba sintetica

Dunque, qual è impatto ambientale dell’erba sintetica? E’ davvero una scelta sostenibile? La risposta è affermativa, al netto di qualche “contro”, che comunque non manca.

Il vantaggio “ambientale” più rilevante è il risparmio di acqua. L’erba sintetica non dev’essere irrigata e questo permette di non sprecare una risorsa che si dà per scontata, ma che sta acquisendo sempre di più un carattere di rarità.

Un vantaggio niente affatto scontato, e che anzi solo pochi riconoscono, è il risparmio di energia. La gestione di un giardino naturale richiede l’impiego di alcuni dispositivi, come le falciatrici, che richiedono l’impiego di elettricità, gas, benzina etc.

Non va sottovalutato il minore uso di prodotti chimici. Certo, la pulizia richiede determinati prodotti, ma per il resto si evitano pesticidi, fertilizzanti etc.

Infine, l’erba sintetica può essere considerata sostenibile in quanto durevole. Un singolo rivestimento, se ben manutenuto, può durare decenni.

Certo, si segnalano dei contro. Per esempio, è frutto di un processo di produzione che richiede comunque molta energia. Inoltre, è relativamente difficile da smaltire e/o da differenziare. Non bisogna dimenticare che stiamo parlando di polimeri, più prosaicamente di plastiche.

I vantaggi dell’erba sintetica

L’erba sintetica apporta vantaggi che vanno ben oltre la questione ambientale. Tanto per cominciare, è meno costosa rispetto all’erba naturale. Certo, l’acquisto del rivestimento e la conseguente posa impongono una spesa non trascurabile, ma è poco cosa rispetto alla spesa necessaria per dare vita a un giardino e gestirlo. Se non altro, non richiede approvvigionamento di acqua.

Il secondo vantaggio riguarda proprio la gestione. Non c’è che dire: manutenere un giardino naturale è molto più faticoso e dispendioso (come minimo in termini di tempo) rispetto a un giardino sintetico. Tutt’al più, quest’ultimo richiede una pulizia regolare e la sostituzione di sezioni del manto particolarmente usurate.

Un altro vantaggio riguarda l’estetica. Molti potrebbero obiettare che la bellezza di un giardino naturale non si batte, ma i materiali che abbiamo appena elencati sortiscono comunque un effetto realistico. Inoltre, consentono la creazione di elementi artistici che la vegetazione naturale non può garantire.

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